Quando si deve trascorrere del tempo alla scrivania, per professione, studio o svago, di sicuro sarà necessaria una lampada ad hoc. Si tratta di uno strumento di illuminazione importante. Permette di operare sul piano di lavoro con chiarezza e, di conseguenza, senza affaticare la vista. In più la lampada da scrivania può anche trasformarsi un oggetto di arredo. In commercio ne esistono di tanti modelli e materiali, con funzioni di base o plus aggiuntivi. Conoscere tutte le opzioni permette di acquistare il prodotto migliore.
Lampada da scrivania: caratteristiche fondamentali
Una lampada da scrivania deve, prima di tutto, essere in grado di illuminare in modo ottimale il piano di lavoro. Quindi la fonte luminosa deve essere concreta, nitida e poggiata su una superficie sufficientemente grande.
Se la luce occorre per scrivere a mano è importante ricordare che chi è destrorso deve posizionare la lampada sulla sinistra. Così è possibile evitare che la mano proietti ombre di disturbo. E viceversa. Chi legge o scrive a lungo dovrebbe invece utilizzare anche un’altra fonte luminosa. Questo per ridurre il contrasto fra il tavolo, illuminato, e il resto della stanza, al buio.
Quale dimensioni preferire
C’è una regola che vale sempre. Più alta è la lampada, maggiore sarà l’area illuminata. Prima di procedere con l’acquisto, quindi, è importante considerare la quantità di spazio da illuminare. Se si dispone di una scrivania particolarmente spaziosa, ci sarà bisogno di una lampada che abbia un’altezza notevole. In questo caso perfetti sono i modelli con un braccio regolabile e orientabile che può “raggiungere” tutta l’area di lavoro.
Fonte di luce: quale scegliere?
Le lampadine ad incandescenza sono fuori mercato dal 2012. Ancora per qualche anno e saranno obsolete anche le lampadine alogene e le fluorescenti. Ora ad avere la meglio è la tecnologia a led. I motivi sono molteplici. Sicuramente alla base c’è un discorso legato ai costi, più vantaggiosi dovuti a un risparmio netto dei consumi. Le lampadine a ledo sono anche molto più durature. Se si usa, ad esempio, una lampada senza led per una media di cinque ore al giorno, sarà necessario cambiare la lampadina più o meno ogni anno. Un led, invece, dura quasi 30 anni. Poi, un altro fattore da valutare è l’emissione di calore. Toccando una lampadina alogena accesa, si scopre che può diventare molto calda. Un led, invece, emette circa 1/5 del calore di una lampadina alogena.
Migliori lampade dimmerabili da scrivania
Lampade multifunzionali
Gli strumenti e gli accessori che si acquistano per creare una postazione di lavoro o studio guadagnano qualche punticino in più quando dimostrano di essere multifunzionali. Le lampade da scrivania di ultima generazione sono create anche con questo concept. Sono in grado di ottimizzare lo spazio e migliorarlo, dando un tocco di personalità al piano lavoro. Le opzioni sono tantissime. Dalla lampada con portapenne incorporato a modelli, ad esempio, dove al corpo illuminante viene inserito un supporto per appoggiare lo smartphone o il tablet; oppure vi sono lampade integrate a un sistema audio progettato ad hoc per i device. L’idea di associare più funzioni nel medesimo apparecchio è ormai molto diffusa. Importante che non sia a scapito della praticità e della maneggevolezza.
Quale materiale è il migliore?
Il metallo è di sicuro il materiale più in voga per le lampade da scrivania. Vi sono modelli realizzati in plastica, opportunamente lavorata e resistente. Se si preferisce una soluzione legata al design è sul legno che bisogna orientarsi. Sono molto suggestive anche le lampade con un mix di materiali, sempre in grado di personalizzare in chiave originale, la scrivania. Di certo non andrebbero opzionati materiali fragili quali il vetro e la ceramica, più adatti per lampade da tavolo o da atmosfera.
Lampade da scrivania in materiali differenti
